Romanzi


Non è per trovare il divertimento sfrenato. E nemmeno per il lusso. In quell’albergo di montagna si va per riposare. Per la tranquillità. O anche per allontanarsi da qualcosa come il professore, o da qualcuno come il signor Scotti, che va e viene dal paese due volte al giorno, “per affari” dice lui, ma nessuno ci crede. L’albergo non è luogo di novità, ma di routine; e quando ci si abitua a una routine, è facile perdere l’equilibrio di fronte all’arrivo di un nuovo ospite: soprattutto se giovanissimo. E affascinante. E appena colpito da un lutto gravissimo. Samantha Lucetti – donna alle porte della mezz’età che gestisce l’albergo di famiglia insieme a suo marito Umberto e che ne ha viste e sentite di tutti i colori in tanti anni di attività, finisce per invaghirsene; ma ben presto comincia a nutrire i primi sospetti: perché l’uomo non solo sembra essere diverso da quel che vorrebbe far credere, ma pare abbia un talento naturale per ferire chi gli si avvicina oltre il limite di guardia. Come fermarsi prima di arrivare al punto di non ritorno?
L’albergo, romanzo noir la cui storia si muove tra investigazioni private, sottrazione di fascicoli riservati, patti stretti con delinquenti abituali e uomini e donne disposti a fare tutto ciò che è necessario, affronta il tema della violenza psicologica di genere e della manipolazione affettiva, mettendo in luce che l’amore che uccide non è amore. E che la parola – detta, gridata, suggerita – può essere un’arma. E delle più affilate.

Non c’è niente di meglio degli auguri di Natale, per il sindaco di Puntammare, la cui principale preoccupazione è nascondere il disastro del bilancio contabile del comune sotto una coltre di vischio e di frasi fatte. E non c’è niente di peggio, per rovinare l’idillio e attirare la stampa, della morte di un notabile: Umberto Salzano, ex presidente del partito locale più in vista, avvelenato da una tavoletta di cioccolato che il comune ha distribuito con dei cesti-dono natalizi. Nico Baselice, vigile urbano - che avrebbe tutt’altri compiti e neanche quelli svolge volentieri - viene chiamato a risolvere il problema: tener fuori il comune da questa storiaccia, in soli quattro giorni. Gli stanno affidando una missione ambiziosa o suicida? Pensano che sia l’unico a potercela fare o c’è qualcuno che spera, per altri scopi, di vederlo fallire platealmente?
Dopo L’intransigenza, una nuova storia del Dio perverso, tra gli uffici e le sacrestie di un paesino del litorale casertano, tra la corruzione dei funzionari e il delirio di un sacro che calpesta tutto ciò che incontra sul suo cammino. Sullo sfondo, una storia di dominazione che risale al tempo della guerra e un amore che non sembra mai essere meno che impossibile.

I locali parrocchiali della chiesa di San Leopoldo, rettoria di proprietà comunale, sono stati devastati durante la notte. Ma al sindaco di Puntammare, paesino del litorale casertano, che ha a cuore più la propria immagine che la giustizia, non importa scoprire i colpevoli; a lui basta che la giunta municipale non resti invischiata in questa brutta vicenda. Così, di punto in bianco, Nico Baselice – vigile urbano – e Maurizio Auriemma – impiegato dell’ufficio tributi che esce di casa solo al calar del sole – si ritrovano a formare una squadra di investigatori loro malgrado e a condurre un’indagine anomala che rischia di coinvolgere i nomi più in vista della cittadina. Un noir che non si assoggetta ai canoni classici del genere, tra uomini che hanno sempre un secondo fine e donne davanti alle quali non si riesce a spiccicare una sola parola. Finendo per scoprire che spesso la mentalità collettiva miete più vittime dei singoli moventi. Sullo sfondo, un cristianesimo degenerato e dominato dal “Dio perverso”, in grado di ispirare nella migliore “buona fede” le azioni più ignobili. Come fare a individuare un criminale che agisce con una sua logica consequenziale, dalla razionalità perfettamente calcolabile... ma a rovescio?